UNHCR, bene finanziamento Farnesina per campi profughi in Etiopia
UNHCR, bene il finanziamento della Farnesina per i campi profughi in Etiopia
Con un comunicato stampa l’Unhcr, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, esprime soddisfazione per i sette milioni di euro stanziati dalla Farnesiana a favore del Fondo Africa.
Soldi che serviranno in Etiopia per i campi profughi che accolgono i rifugiati eritrei.
Non solo. Parte di questi soldi sono destinati agli sfollati in Tunisia, in particolare nelle zone di Sfax e Medenine e ai rifugiati in Libia.
La nota diffusa nei giorni scorsi dalla Farnesina riferisce che sono stati destinati due milioni alla Libia. Lo scopo di questi soldi è garantire assistenza e tutela alla popolazione civile, ai rifugiati e ai migranti.
Il progetto, precisa la nota, mira a distribuire beni di prima necessità a circa 20 mila famiglie sfollate, ad assistere 750 famiglie rifugiate e ad avviare 17 progetti a beneficio di 8.500 persone.
In Etiopia il finanziamento italiano all’Unhcr sosterrà l’impegno locale per i campi profughi nella zona del Tigray, al confine con l’Eritrea. Qui arrivano i richiedenti asilo eritrei.
I progetti dell’Unhcr per questi campi riguardano l’educazione primaria per i bambini e l’approvvigionamento di acqua.
Recentemente una legge approvata dal parlamento etiopico ha stabilito che le persone che vivono nei campi profughi etiopici non sono segregate. Possono uscire per studiare e lavorare. Hanno inoltre il diritto di avere documenti, prendere la patente e, se lavorano, aprire un conto bancario. Condizioni per evitare lo stato di esclusione e la vita segregata condotta finora all’interno di tali strutture.
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