Visita di Stato del presidente eritreo Isaias Afwerki a Mogadiscio
Visita di Stato del presidente eritreo Isaias Afwerki a Mogadiscio.
Dal 13 al 15 dicembre il presidente eritreo Isaias Afwerki è stato a Mogadiscio, per vedere il presidente somalo Mohamed Abdullahi “Farmajo”.
Un incontro che è parte dei vertici tra capi di Stato stabiliti lo scorso settembre durante il summit tra Eritrea, Etiopia e Somalia. In quella sede la decisione era stata di pianificare una cooperazione che incrementasse buone relazioni politiche, diplomatiche, economiche tra i tre Paesi. Si trattava di preparare le basi per la sicurezza nell’area e per una crescita economica a beneficio di tutto il Corno d’Africa.
L’ accordo raggiunto tra Isaias Afwerki, Mohammed Abdullahi e il premier etiopico Abyi Ahmed è a sua volta il risultato della storica pace firmata il 9 luglio scorso ad Asmara, tra Eritrea ed Etiopia. E del successivo incontro, sempre ad Asmara, tra i due presidenti somalo ed eritreo. In quell’occasione era stata firmato un accordo di amicizia e stabiliti futuri incontri.
La visita in Eritrea del presidente somalo Mohammed Abdullahi, la prima dopo l’indipendenza del paese, (1991) è stata un chiaro segnale di disgelo. Tra Eritrea e Somalia, infatti, i rapporti erano diventati molto tesi dopo le sanzioni imposte all’Eritrea dalle Nazioni Unite nel 2009. Tra le motivazioni dell’accusa vi era anche l’aiuto al gruppo terrorista di al Shabaab. Nonostante gli stessi funzionari Onu non avessero mai trovato le prove di tale appoggio eritreo, le sanzioni, rimaste fino allo scorso novembre, avevano incrinato i rapporti tra i due paesi.
Ora che il Consiglio di sicurezza dell’Onu le ha revocate, e con essa l’accusa all’Eritrea di sostenere al Shabaab, i due paesi hanno ripreso ad avere relazioni politiche e istituzionali.
All’aeroporto di Mogadiscio, all’arrivo del presidente Isaias, è stato fotografato un abbraccio. Un caloroso benvenuto del presidente somalo al presidente eritreo. La cui delegazione comprendeva, oltre al presidente stesso, il ministro degli Esteri Osman Saleh e l’adviser Yemane Ghebreab.
Su quanto si sono detti i due leader è stato in seguito diramato un comunicato stampa congiunto, anticipato dai molti tweet sui rispettivi account ufficiali.
Nel comunicato si legge che i due presidenti, dopo i colloqui, hanno concordato di rafforzare le reciproche relazioni grazie all’avvio di una stretta cooperazione in molti settori. Scambi, investimenti, relazioni people to people. Una partnership che non si limiti a Somalia ed Eritrea, per coprire l’intero Corno d’Africa. In questo modo, con una sinergia d’intenti regionale, sviluppo, progresso e benessere diventeranno mete più raggiungibili.
In questa occasione il presidente Isaias ha espresso il proprio sostegno per la stabilità interna alla Somalia, una condizione che “il popolo somalo merita”, ha detto.
Molte le sfide difficili che necessitano di coalizione. Innanzitutto povertà e terrorismo.
Al termine degli incontri si è sottolineato che la pace e la sicurezza della Somalia sono un punto nodale per la pace e la sicurezza nell’intera area. Per questo motivo è importante il contributo di tutti a garanzia della pace, primario bene comune.
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