Ferrovia Eritrea, una salita dalla costa verso l’altopiano
Ferrovia Eritrea, una salita dalla costa verso l’altopiano
La Ferrovia Eritrea sale dalla costa verso l’altopiano. Una corsa iniziata nel 1897 che termina nel 1911, grazie all’ingegner Emilio Olivieri. Una linea che va da Massawa ad Asmara, passando per Ghinda che è la prima tratta.
Un percorso lungo 117.600 chilometri che solca sei viadotti ed entra in otto gallerie. Lavoro incredibile che doma la montagna, costato circa venti milioni di vecchie lire e che riduce il tempo del viaggio, da quattro giorni a sei ore.
Nel 1937 i passeggeri che utilizzano la ferrovia eritrea, F.E, sono 451 mila, che diventano 534 mila nel 1938.
I convogli viaggiatori, data l’epoca, sono divisi per censo ed etnia. Prima, seconda e terza classe per gli occidentali bianchi, più o meno ricchi. Quarta per tutti gli altri. Vagone riservato se a viaggiare in treno è il Governatore della Colonia eritrea.
Personale e locomotive sono italiani: Ansaldo, Breda, Officine Meccaniche di Saronno e Reggio Emilia.
La quarta classe è subito un successo. Gli eritrei se possono sostituiscono con il treno il mulo e, soprattutto, i faticosi spostamenti a piedi.
Il picco massimo di viaggiatori di quarta classe si ha nel 1965, con 446 mila passeggeri.
Per questo motivo in corrispondenza delle fermate del treno sorgono mercati e commerci.
Verso la fine degli anni Trenta, il viaggio preferito è fatto con la Littorina che, più leggera, elegante e veloce, fa aumentare il numero delle corse.
Gli scenari della ferrovia eritrea sono fantastici: gallerie, curve, strapiombi, tornanti per salire sempre più su e raggiungere i 2.400 metri dell’altopiano.
Ancora oggi il treno, su richiesta, può sfidare l’antico tracciato guidato da anziani ferrovieri che ne sanno raccontare anche la storia.
Però un progetto per riattivare la Ferrovia Eritrea, c’è.
Prima dell’accordo di pace tra Eritrea ed Etiopia (9 luglio 2018), erano arrivate dall’Italia ad Asmara alcune piccole locomotive, adatte per brevi percorsi.
Della vicenda si erano interessati due italiani che amano l’Eritrea, il senatore Aldo Di Biagio e Stefano Pettini, esperto di ferrovia.
Le nuove locomotive da manovra, adatte alla manutenzione della linea e all’istruzione di giovani ferrovieri, potrebbero ancora percorrere la vecchia tratta Asmara-Massawa.
Per ora sono ferme e il progetto accantonato. Però chissà che il vecchio treno eritreo non riprenda a correre sulle storiche rotaie, salendo e scendendo dalla costa all’altopiano. Una freccia rossa d’Eritrea in attesa di ripartire.
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