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Operazione Fenkil, l’Eritrea ricorda ogni anno la liberazione di Massawa

Marilena Dolce
05/02/19
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OPERAZIONE FENKIL, l’Eritrea ricorda ogni anno la liberazione di Massawa

(8-10 febbraio)

Massawa, War Memory Square

OPERAZIONE FENKIL (estirpazione), l’Eritrea ricorda ogni anno la liberazione di Massawa, avvenuta dall’8 al 10 di febbraio.
È il 1990 quando a Massawa i guerriglieri sferrano l’attacco per liberare la città portuale sul Mar Rosso dall’occupazione etiopica.
Dal 1961 combattono per l’indipendenza dall’Etiopia, prima contro l’imperatore Heilè Selassie, poi contro il Derg di Menghistu Heilè Mariam.
Dall’8 al 10 febbraio per settantadue ore la battaglia sarà condotta a Massawa, per terra e per mare. Uno scontro impari. L’Etiopia, sostenuta dalle grandi potenze, è meglio armata e ha un esercito più numeroso. Per mantenere il controllo sul porto schiererà carri armati, cannoni, missili, razzi anticarro, navi.
Gli eritrei invece sono soli. Combattono con una fanteria armata con armi di risulta, sottratte al nemico. Mentre in mare, per difendere la costa, escono i battelli fenkil, piccole cannoniere.
Dall’estero c’è incredulità. Pochi pensano che gli eritrei possano farcela. Invece la vittoria arriva e, con essa, la liberazione di Massawa.
Una sorpresa non solo per l’opinione pubblica internazionale, ma anche per il Derg e i suoi generali.
Una vittoria che mette fine alla presenza in Eritrea della Seconda Armata Rivoluzionaria Etiopica.
Dopo la sconfitta l’esercito etiopico, infatti, arretra verso Ghinda. Tuttavia Menghistu non accetta di aver perso. Vuole vendetta. Così ordina la completa distruzione della città, bombardandola con con bombe a grappolo e napalm. Moriranno tantissimi civili, donne e bambini. Una scelta sanguinaria di cui ancora oggi la città porta i violenti segni.

Massawa, palazzo del governatore bombardato dagli etiopici

Per i guerriglieri la liberazione di Massawa con l’operazione fenkil è comunque una vittoria molto importante che spiana la strada verso l’indipendenza. Asmara è liberata l’anno dopo, il 24 maggio 1991.
Ancora oggi quando si entra a Massawa, se non si conosce la sua storia, si resta stupiti dalla commistione di passato e presente.
Nonostante i segni drammatici della distruzione, la città ha preservato l’antico fascino.
Accanto alle architetture ottomane e a quelle italiane, Massawa esibisce con fierezza i simboli del riscatto. In War Memory Square la vittoria e la liberazione della città sono rappresentate da tre carri armati.
All’ingresso di Massawa a volte è esposta una riproduzione dei battelli d’assalto fenkil. Infine sculture realistiche ricordano la lotta eroica dei molti guerriglieri.
L’operazione Fenkil è una pagina storica che l’Eritrea non dimentica. Per questo motivo, non solo in Eritrea, ma in ogni città del mondo dove ci sono comunità eritree, è commemorata. In modo che si conservi la memoria dei molti eroi, uomini e donne che hanno combattuto con coraggio per l’indipendenza del proprio paese.

Marilena Dolce

Marilena Dolce, giornalista. Da più di dieci anni viaggio verso il Corno d'Africa e da altrettanti scrivo ciò che vedo. Soprattutto per Eritrea ed Etiopia ma non solo. Dal 2012 scrivo per EritreaLive, notizie e racconti in diretta dall'Eritrea. Perchè per capire il mondo bisogna uscire dal proprio quartiere, anche solo leggendo.

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