Eritrea, Etiopia, Somalia, secondo incontro
Eritrea, Etiopia, Somalia, secondo incontro.
Eritrea, Etiopia e Somalia, secondo incontro in Etiopia, a Bahr Dar. Al termine ne programmano un terzo a Mogadiscio. Per continuare a lavorare sulla base degli Accordi stabiliti durante il primo incontro ad Asmara, lo scorso settembre.
Il presidente eritreo Isaias Afwerki, quello somalo Mohammed Abdullahi Mohammed e il premier etiopico Abiy Ahmed, con questo secondo incontro, hanno rinsaldato la cooperazione e il dialogo su temi di economia e politica, per il futuro del Corno d’Africa.
Alla fine dei colloqui del 9 novembre a Bahr Dar, i capi di stato dei tre Paesi hanno rilasciato un comunicato congiunto.
Nel comunicato si legge l’impegno per continuare a lavorare insieme, come stabilito nella precedente dichiarazione di pace e amicizia.
Inoltre Eritrea ed Etiopia garantiscono il loro appoggio al governo di Mogadiscio. Entrambi i paesi ne sostengono l’integrità territoriale e l’indipendenza. Somalia ed Etiopia appoggiano invece l’attesa dell’Eritrea per la revoca delle sanzioni stabilite dall’Onu nel 2009.
“Un atto di giustizia” hanno detto i tre leader “che aiuterebbe la pace e la cooperazione nella regione”.
Del resto subito dopo l’accordo di pace firmato tra Eritrea ed Etiopia il 9 luglio scorso ad Asmara, il premier Abiy si era espresso a favore della revoca di tali sanzioni.
E incontrando ad Addis Abeba il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, gli aveva detto, come riportato in un tweet, che la pace tra Eritrea ed Etiopia rendeva inutili le sanzioni.
E che ora le sanzioni cadano pare certo.
Fonti diplomatiche riferite dall’AFP e riprese da molti media, danno per sicura la revoca di tutte le sanzioni. Sia l’embargo delle armi, sia il divieto di viaggiare per i politici, sia il congelamento dei beni.
L’effetto di questa decisione che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu dovrebbe prendere il prossimo 14 novembre, sarebbe immediata.
Lo scorso settembre, durante l’Assemblea generale Onu, Etiopia e Somalia si erano già schierate a favore della revoca delle sanzioni contro l’Eritrea. Anche perché il presunto appoggio ad Al Shaabab da parte eritrea, motivo delle sanzioni, non è mai stato provato dagli ispettori Onu.
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