Negli anni Sessanta, dopo l’annessione forzata all’Etiopia che cancella la federazione stabilita dalle nazioni vincitrici nel secondo conflitto mondiale, l’Eritrea si organizza per resistere alla subordinazione del Paese all’imperatore Heilè Selassiè appoggiato dagli Stati Uniti che credevano nell’Etiopia baluardo di sicurezza per il Corno d’Africa.


Sono gli anni degli scioperi, degli shifta, predoni al soldo degli inglesi e della resistenza organizzata da Idris Awate, un soldato eritreo, ascaro nell’esercito italiano, poi combattente per la libertà del proprio paese.
La lotta lunga trent’anni ha condotto l’Eritrea, grazie alla forza e alla determinazione della sua gente, uomini e donne, all’indipendenza e alla libertà conquistate il 24 maggio 1991 con la presa di Asmara.