Dopo l’Eritrea il viaggio del vm agli Esteri Del Re prosegue in Etiopia
DOPO L’ERITREA IL VIAGGIO DEL VM AGLI ESTERI DEL RE PROSEGUE IN ETIOPIA
Dopo l’Eritrea, il viaggio della delegazione ministeriale italiana degli Affari Esteri, con il vm agli Esteri Del Re, prosegue in Etiopia. Addis Abeba seconda tappa, ultima Gibuti.
Ad Addis Abeba non è previsto un incontro con il premier Abiy Ahmed.
Il vm agli Esteri Del Re ha però incontrato il ministro degli esteri, Workneh Gebeyehu e il ministro delle finanze, Ahmed Shide.
Del colloquio tra la vm Del Re e il ministro Workneh riferisce “Fana”, emittente di stato etiopica. Workneh, scrive Fana, ha detto che l’Etiopia ritiene l’Italia “un partner chiave per il proprio sviluppo, sottolineando l’importanza di rafforzare la cooperazione economica”. Il ministro ha esortato quindi le imprese italiane a investire in Etiopia. Chiedendo invece al governo italiano di sostenere lo sviluppo delle infrastrutture. Un punto importante per la crescita della regione.
La vm Del Re, riporta “Fana”, ha assicurato il supporto del governo italiano per la ripresa economica dell’area.
Altre notizie sulla visita della delegazione italiana in Etiopia, arrivano dall’agenzia Askanews che cita fonti della Farnesina. Il ministero degli esteri italiano dice che in Etiopia sono in programma altri incontri politici e “nuove missioni imprenditoriali”.
Sul piano politico, riporta Askanews, l’Italia riconosce all’Etiopia di essere motore del processo di pacificazione nell’area. Sostiene inoltre gli obiettivi politici del premier Abiy Ahmed. Tra questi il rinserimento sociale ed economico degli ex combattenti un tempo appartenenti a vari movimenti di opposizione e ora rientrarti in Etiopia.
Quanto a commercio e investimenti, l’Italia punta sul settore agricolo, un campo in cui, ha detto la Del Re, può essere “partner naturale”.
Altri impegni previsti per la delegazione ministeriale sono la visita alle aziende italiane e alla scuola italiana.
Poi un’altra scuola, il Centro Don Bosco. Qui la Del Re incontrerà un “sistema” salesiano di formazione e lavoro eccellente destinato a giovani etiopici emarginati. Una scuola che salva molte vite.
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