Ethiopian Airlines Addis Abeba Bole international Airport 31 gennaio
Voli regolari tra Etiopia e Cina. Studenti eritrei in buona salute a Wuhan, epicentro del coronavirus.
L’Ambasciata Eritrea in Cina invece informa che, finora, gli studenti eritrei a Wuhan non sono contagiati dal coronavirus, COVID-19.
Tali studenti, che si trovano nell’epicentro dell’epidemia, stanno seguendo le indicazioni del governo cinese. L’ambasciatore eritreo, Tsegay Tesfazion è in contatto con loro per garantire assistenza.
Non potendo più frequentare le lezioni in aula, a causa del coronavirus, i ragazzi seguiranno lezioni online. Wuhan, capoluogo del distretto di Hubei, focolaio dell’infezione coronavirus, è una città con 11 milioni di abitanti, 25 Università e moltissimi College. Per questo ospita tanti giovani provenienti da tutti i paesi del mondo.
Molti fra loro sono africani, invitati in Cina per studio, ricerca, formazione. La Cina, infatti, dati 2018 forniti durante il Forum della Cooperazione Cina-Africa che si è tenuto a Pechino, si è impegnata a fornire all’Africa 50 mila borse di studio e altrettante opportunità di formazione per seminari. Inoltre ha accolto in questi ultimi due anni circa duemila giovani per scambi culturali.
“L’Oceano è vasto perché non rifiuta i fiumi” dice un proverbio cinese che il presidente Xi Jinping cita parlando al Forum del 2018 e riferendosi al rapporto tra il suo Paese e l’Africa.
Promette inoltre investimenti nei settori strategici e nelle infrastrutture. Soldi che arrivano puntuali. Chiede infine ai singoli paesi africani di “salire sul treno espresso dello sviluppo”, senza temere ingerenze e ricatti politici. Come spiega con la sua teoria dei cinque no.
Ora un virus che fa paura anche in Occidente si è inserito nel binomio Cina-Africa.
Un binomio però che l’Etiopia non mette in discussione.
Lo scorso 31 gennaio il Ministero della Sanità di Addis Abeba, rendeva noti quattro casi sospetti di coronavirus. Poi solo uno accertato.
Inoltre informava che per i passeggeri in arrivo e in transito nell’aeroporto della capitale si erano attivate le misure di sicurezza e che la compagnia di bandiera aveva deciso di sospendere i voli verso la Cina.
Quest’ultimo punto però non è stato attuato.
Sentiti per telefono gli uffici di Ethiopian Airlines in Italia, confermano la regolarità dei voli verso la Cina, senza nessuna cancellazione. Aggiungendo che non volano a Wuhan.
Questo fine settimana in effetti il responsabile della compagnia aerea, Tewolde Ghebremariam, ha dichiarato ai media locali che “la compagnia serve i paesi nei periodi buoni e in quelli cattivi”. “La Cina”, ha spiegato, “ha forti relazioni commerciali e investimenti in Africa ed Ethiopian Airlines è la principale compagnia aerea per i collegamenti con l’Africa. Interrompere i voli vorrebbe dire interrompere questa relazione”.
“Prendiamo” ha aggiunto Tewolde “le massime precauzioni ma fermare i voli non è una di queste. Se non volassimo Africa e Cina sarebbero completamente scollegate”.
Del resto anche l’OMS, l’Organizzazione mondiale della sanità, con a capo l’etiopico Tedros Adhanom Ghebreyesus, non ha chiesto alle compagnie aeree di interrompere i voli verso la Cina, riferisce Tewolde. In un’epoca in cui gli scambi veloci sono parte essenziale dell’economia, gli spostamenti di cose e persone ne fanno ovviamente parte. Si stima approssimativamente che il numero di cittadini cinesi in Africa per lavoro sia di circa 2 milioni
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