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Comunità Eritrea, lettera al Premier Conte
Marilena Dolce
01/04/20
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviata dalla Comunità Eritrea in Italia al premier Giuseppe Conte
Signor Presidente,
A nome di tutta la Comunità Eritrea in Italia permetteteci di estendere i nostri sinceri sentimenti di sostegno e piena solidarietà all’intera popolazione italiana, in questo momento difficile nel quale l’Italia e il mondo intero soffrono per la diffusione di una pandemia senza precedenti.
Assistiamo quotidianamente uomini e donne, operatori sanitari e istituzioni di tutti i livelli combattere coraggiosamente la battaglia più ardua, per quel dono più prezioso di ogni cosa, la Vita.
Un intero Paese che prontamente si raccoglie unanime al sostegno, conforto e altruismo. Ognuno con le proprie competenze a abilità al servizio di tutti, affinchè nessuno si senta solo.
Un periodo dove soffriamo per la perdita dei nostri amati ma ci raccogliamo per sostenerci gli uni agli altri, sotto un immenso mantello di solidarietà. Determinati a trionfare su questo male tanto ingiusto quanto inprevedibile.
L’Italia e l’Eritrea, due nazioni lontane geograficamente ma unite nello spirito solidale e nella resilienza. Hanno rapporti consolidati nel tempo e risiede nella natura di entrambe sostenere in un momento di necessità.
In quanto Comunità, vorremmo contribuire con le nostre risorse umane di volontariato, dove le vostre istituzioni lo ritengano punto di necessità o criticità.
Nella piena convinzione che insieme usciremo più forti e uniti più che mai. Consapevoli che l’inno alla vita è immenso ed è sopra ogni ragionevole dubbio che sovrasterà questo male fuggevole.
Tseghai G. Fessaha – Presidente Comunità Eritrea in Italia
Il legame tra Italia ed Eritrea è storico.
Ringraziamo tutta la comunità Eritrea per la solidarietà non solo verbale. In questi giorni EDEN BEREKET ci sta aiutando molto, Soprattutto col cuore. GRAZIE!!
Doveroso la solidarietà al popolo italiano costretto a combattere con tutte le sue forze per uscire da questa pandemia.