Gibuti-Eritrea, riprendono le relazioni tra i due Paesi
GIBUTI-ERITREA, RIPRENDONO LE RELAZIONI TRA I DUE PAESI
Ministri degli esteri di Eritrea, Etiopia, Somalia a Gibuti, per le trattative.
Dopo Asmara, ieri, i ministri degli esteri etiopico, eritreo e somalo sono andati a Gibuti.
Un viaggio stabilito in seguito alla firma dei rispettivi governi di una dichiarazione congiunta, per rinsaldare alleanze e strategie comuni.
Motivo del viaggio di Osman Saleh (Eritrea) Workneh Gebeyehu (Etiopia) e Ahmed Isse Awad (Somalia), favorire la riconciliazione tra Eritrea ed Etiopia.
La visita è, dunque, la prima concreta iniziativa della commissione formata dai tre paesi.
E l’esito del viaggio è stato positivo.
Il presidente di Gibuti, Ismail Omar Guelleh, dopo aver incontrato i ministri degli esteri, si è detto pronto alla riconciliazione e alla normalizzando dei rapporti con l’Eritrea.
“Dopo una lunga separazione, Eritrea e Gibuti hanno concordato di ristabilire i loro legami” ha scritto sulla sua pagina facebook il ministro degli esteri etiopico, Workneh.
Come è stato detto, un problema africano ha trovato la sua soluzione in Africa.
Anche Yemane Ghebremaskel, ministro dell’informazione eritreo, ha scritto su Twitter che “questa è la stagione della pace nel Corno d’Africa, una pace che deve comprendere tutti”, riferendo le parole del ministro degli esteri eritreo Osman Saleh.
In conferenza stampa il ministro degli esteri di Gibuti, Mohamed Ali Youssouf, ha dichiarato che il suo paese è molto felice della visita della delegazione. Una visita che apre una nuova pagina nelle relazioni con l’Eritrea.
Ieri si è interrotta così un’alleanza politico-economica tra Etiopia e Gibuti, a scapito dell’Eritrea. Una condizione voluta dalle passate amministrazioni etiopiche che, l’arrivo del nuovo premier Abiy Ahmed, ha rapidamente scardinato.
L’attrito tra Eritrea e Gibuti risaliva al 1996. Allora il governo di Gibuti aveva accusato l’Eritrea di un attacco al villaggio di Ras Doumeirah abitato da un’etnia nomade, gli afar, presenti a Gibuti, in Eritrea, Etiopia e nella Somalia settentrionale.
I due paesi non arrivano al conflitto, ma le relazione restano tese fino al 2010. Quando i presidenti, quello di Gibuti Ismail Omar Guelleh e quello eritreo, Isaias Afwerki, con la mediazione dell’emiro del Qatar, Sheick Hamed Bin Khalifa al Thani, firmano un accordo perché cessi la tensione nella zona.
Ora sul Corno d’Africa è cambiato il vento.
Il prossimo martedì il calendario etiopico celebra il nuovo anno.
Un anno che, dopo il 9 luglio, data dell’accordo di pace tra Eritrea ed Etiopia e i passi di conciliazione di questi primi giorni di settembre, si apre nel migliore dei modi.
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