Eritrea, la chiesa copta ortodossa festeggia San Michele
In Eritrea le diverse religioni convivono tranquillamente. Lo stato laico rispetta e festeggia le ricorrenze delle diverse religioni musulmana, cristiano-copta e, in minoranza, cattolica.
Passeggiando per la capitale Asmara si sentono suonare le campane, si ascolta il richiamo del muezzin, ma soprattutto si respira un’aria tranquilla, senza conflitti religiosi.
Gli amici che professano fedi differenti partecipano gli uni alle feste degli altri, abitano vicini, non ci sono fratture etniche né di culto.
A Roma domenica 22 novembre nella chiesa chiesa copta ortodossa eritrea in Piazza San Salvatore in Campo, la comunità cristiana si ritroverà per la festa patronale dell’Arcangelo San Michele, patrono anche in Italia di molti paesi e alcune città. Al termine della cerimonia ci sarà un pranzo comunitario presso il Teatro Tenda di Via Prelasca, 69.
San Michele, raffigurato come un giovane alato in armatura, con spada o lancia affronta il demonio, spesso in veste di drago, per sconfiggerlo. La preghiera che i fedeli gli rivolgono, infatti, è di essere difesi dalle insidie e dalla malvagità del Male. Preghiera sempre molto attuale.
Questa è una delle stupende cose dell’Eritrea (oltre a mia moglie che ovviamente viene per prima), oltre al paesaggio ed alla stupenda atmosfera, con tutte le stupide o peggio guerre di religione che ci sono nel mondo, trovare un posto dove cristiani e musulmani convivono amorevolmente è una cosa eccezzionale. Ci vorrebbe un plauso per l’Eritrea. Saluti.